La Giornata mondiale della gentilezza si festeggia in tutto il mondo il 13 novembre, World Kindness Day in inglese. Questa insolita ricorrenza è stata istituita nel 1998 dal World Kindness Movement, un’organizzazione che promuove il potere positivo della gentilezza e si propone di ispirare gesti di generosità e altruismo «per creare un mondo più gentile». La sua storia ha origine dal discorso di addio fatto dal preside di un’università giapponese agli studenti il giorno della laurea nei primi anni ’60, ai quali raccomandava di essere i primi a “creare un’ondata di gentilezza che un giorno investirà tutta la società giapponese”. E così è stato. Quell’ondata è arrivata fin qui, oggi. E ci aiuta anche in tempo di pandemia globale. È il momento di adattarsi, di ricorrere alla resilienza, alla forza interiore. E alla gentilezza, che per rispettare le norme di sicurezza va espressa a “distanza sociale”.
L’idea di celebrare la Giornata Mondiale della Gentilezza è nata in Giappone circa 30 anni fa grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo da una costola del primo gruppo di organizzazioni riunito nel 1996 nel World Kindness Movement (il Movimento mondiale per la Gentilezza). Un Movimento che di anno in anno si è diffuso in ogni continente ed è arrivato fino a noi oggi. Ma le sue radici risalgono a molti anni prima.
“Voglio che tutti voi siate coraggiosi nel praticare la ‘piccola gentilezza’, creando così un’ondata di gentilezza che un giorno investirà tutta la società giapponese”. Queste le parole pronunciate nel marzo 1963 da Seiji Kaya, allora presidente dell’Università di Tokyo, nel suo discorso di addio agli studenti il giorno della laurea. Il suo discorso, riportato sui giornali e in tv, ha segnato l’inizio del Movimento Piccola Gentilezza.
I bambini della scuola dell'infanzia Sant'Antonio e i nostri alunni speciali del plesso La Nostra Famiglia hanno voluto dimostrarci quanto sia importante : Il rispetto degli altri, la ricerca di piccoli gesti che aiutino noi stessi e gli altri a ritrovare un po’ di fiducia nel presente e nel futuro restano aspetti fondamentali per non farsi scoraggiare.
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